Pasqua: tempo di lotta. Nel cuore
Armàti dal Vangelo
Messaggio per la Pasqua 2022
Ancora una volta, per grazia, ci viene donato il santo tempo di Quaresima: come in ogni anno liturgico, è offerto ad ognuno di noi un nuovo inizio, una rinnovata possibilità di vita cristiana, per giungere – nuovi, appunto – alla Pasqua di Risurrezione di Gesù, alla sua vittoria sulla morte.
La Parola di Dio di questo tempo denso e intenso, ci rivolge un deciso invito alla conversione: ci chiama a tornare a Dio non un po’di più, non più velocemente, ma tornare a Dio “con tutto il cuore” (Gl 2,12). Perché, quest’incontro, necessita semplicemente di totalità.
Negli anni passati, molte volte mi sono soffermato con voi sulla centralità del cuore nel rapporto rinnovato con Dio, a partire da “La fede viene dall’ascolto” (Rm 10,17). Obbedire alla Parola per crescere nella fede, del 2012. Da lì, l’incandescente e indivisibile binomio Parola-cuore, ha accompagnato tanti momenti di riflessione vissuti lungo l’itinerario discepolare di questo decennio.
Ecco perché questo è un tempo favorevole anche per questa ri-presa della verità di se stessi, davanti a Dio, davanti alla Comunità, nel proprio cuore. È ancora nell’ascolto giornaliero della Parola di Dio, così caratterizzante la Quaresima, che può essere sanato quello che la Gaudium et spes indica come il dramma e il malessere di questo nostro tempo: lo scarto tra fede e vita (n° 43).
L’attenzione è ancora, dunque, tutta centrata sul cuore, lì dove si formano i pensieri e le scelte: “Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio” (Gl 2,12). Ciò richiede trasparenza, ritornare in se stessi e mettere a nudo davanti al Signore le vere motivazioni dei propri comportamenti, delle scelte e degli stili di vita. La verità dei gesti richiede la trasparenza delle motivazioni.
Ecco dove giocare l’opportunità favorevole (cf 2Cor 6,2) di questa Quaresima 2022: nel cuore. “Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio” (Gl 2,12). È proprio al livello del cuore che si situa quotidianamente la decisione di aderire a questo dialogo: la scelta, cioè, tra un “cuore ascoltante” (lev shomea‘: 1Re 3,9), che lotta per dar spazio alla Parola di Dio seminata in esso (cf Mc 4,1-20) e un cuore, al contrario, disinteressato alla Parola. Un cuore tanto insensibile, distaccato e irrigidito da diventare incredulo: impastato di quella stessa durezza che Gesù definisce sklerokardía, cuore di pietra (cf Mt 19,8; Mc 10,5; 16,14).
Dobbiamo ricordarcelo: la “custodia del cuore” – è, in assoluto, il primo impegno della persona spirituale, il solo realmente essenziale.
Il giorno di Pasqua potremmo allora cantare in verità, nella splendida sequenza del Victimae paschalis, “Mors et Vita duello conflixère mirando: dux vitae mortuus, regnat vivus: Morte e Vita si sono affrontate in un duello straordinario: il Signore della vita era morto, ora, regna vivo”. Ma lo potremo cantare, in verità, sperimentando la sua presenza di Vivente Signore, a combattimento avvenuto. Nel cuore. Allora sarà Pasqua. Così, di Pasqua in Pasqua, possiamo camminare verso il compimento di quella salvezza che già abbiamo ricevuto grazie al mistero pasquale di Cristo, grazie a quel “duello straordinario” che il Signore e Salvatore nostro Gesù Cristo, ha già vinto per noi.
Nella Veglia di Pasqua rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo, per ri-nascere uomini e donne nuovi, grazie all’opera dello Spirito Santo. Ma già l’itinerario della Quaresima, vissuto e combattuto nel cuore, è illuminato interamente dalla luce della Risurrezione. È già esperienza di Risurrezione.
Preghiera per la pace di Papa Francesco
Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.