Assunzione di Maria Vergine
Maria è assunta in cielo: esultano le schiere degli
angeli. Alleluia!
15 agosto 2020
La solennità dell'Assunzione di Maria Vergine infonde in tutti noi un senso di gioia e di speranza. Un senso di gioia perché Dio vuole trasfigurare tutto il nostro essere: il corpo e lo spirito. Nulla di noi andrà perduto. Quella storia di fatica e d'amore che ciascuno di noi scrive mentre è nel corpo è destinata ad entrare per sempre nel progetto di Dio, nella sua gloria.
Tutto questo ci riempie di gioia perché allontana da noi lo spettro del nulla, della morte, della paura. Non siamo destinati al nulla, al vuoto. Siamo destinati alla gloria. Questa gioia deve diventare la nostra forza per affrontare la quotidiana battaglia della vita. Unitamente a questo senso di gioia, la festa odierna infonde in tutti noi un senso di speranza. Una speranza che nasce dal contemplare Maria già nel pieno possesso della gloria di Dio. Una di noi, Maria, è arrivata prima di noi lì dove tutti noi siamo destinati.
Dio non dimentica nulla di ciò che gli doniamo, raccoglie ogni lacrima, conserva nel cuore ogni nostra pena e riveste di luce ogni atto d'amore. Poi, al tempo stabilito, riunisce ogni cosa e, con questo materiale prezioso, modella la corona che ci offrirà, davanti al suo trono. Ha fatto così con Maria, farà così anche con noi. Questo ci riempie il cuore di speranza.
"Maria è assunta in cielo: esultano le schiere degli angeli. Alleluia!". L'assunzione: mistero glorioso del rosario; l'assunzione: mistero di Dio, manifestato in colei che è stata scelta tra gli uomini nel modo più singolare.
È quanto la Chiesa proclama, in maniera singolare, nell'odierna solennità. La "donna" dell'Apocalisse (12,1), la "donna vestita di sole" è "un segno grandioso", che appare in cielo, nella visione di Giovanni, ma è destinato alla terra. Questo "segno grandioso" non domina incontrastato all'orizzonte della storia dell'umanità. Di fronte ad esso ecco "un altro segno": il "drago rosso" che non soltanto tenta di nuocere alla terra, ma soprattutto attacca la Donna e il suo Figlio, come era stato già preannunziato, sin dall'inizio, nel Libro della Genesi.
La liturgia della solennità dell'Assunzione, pertanto, ci ricorda che l'uomo è posto sulla terra tra il bene e il male, tra la grazia e il peccato. La vittoria della luce e della grazia è il risultato di una lotta. Così avviene nella vita dell'uomo; così succede nella vita di ciascuno di noi; così si verifica anche nella storia scritta dai popoli, dalle nazioni e dall'intera umanità.
Proprio per questo, allora, l'Assunta è un segno profondamente eloquente. Un segno vero, che mentre indica il regno di Dio, il quale si realizza totalmente nell'eternità, non cessa di mostrare le vie che conducono a quest'eternità divina. Su tutte queste strade ogni uomo può incontrare Maria. Anzi ella stessa viene verso ciascuno di noi, come si recò presso la casa di Zaccaria per far visita a Elisabetta.
O Maria Assunta in Cielo,
io lodo con te il Signore,
lodo la sua misericordia che ti ha avvolta di bellezza
e mi unisco agli angeli e ai santi per cantare il magnificat con te!
Guardami, sorridimi, indicami sempre il Cielo.
Tu che dal Cielo mi vieni vicino,
proteggimi e liberami da tutto ciò che mi lega ancora
e purificami da tutte le cose che non mi aiutano a salire.
Tu che hai saputo cantare la più alta lode al Signore,
insegnaci a riconoscerlo nostro Salvatore
e ad affidarci a lui con l'umiltà delle creature,
riempici di amore e di grazia,
affinché possiamo cantare anche noi con te le meraviglie del Signore.
E così sia!